mercoledì 13 luglio 2016

Legislazione storica

1848 
statuto albertino + legge Boncompagni = si occupano di istruzione

(lo statuto albertino rimane in vigore fino alla Costituzione repubblicana nel {1848})
(valido per il regno sabaudo; poi esteso con l’unificazione italiana)
(livello di istruzione elementare con due anni obbligatori, e due anni facoltativi)
(le scuole elementari erano a carico dei comuni)
(poi un percorso tecnico ed uno di istruzione classica)
(percorso tecnico durava 3 anni + 3 anni dopo la scuola elementare)
(liceo classico durava 5 anni dopo la scuola elementare + 3 anni di liceo (ginnasio+liceo)).
(due figure: Ispettore, per le scuole elementari, e Provveditore, per scuole secondarie).
(l’obbligo scolastico con la legge Casati è di soli due anni)

1877
innalzamento dell’obbligo di istruzione a 3 anni di scuola elementare
aumento degli anni della scuola elementare da 4 a 5
(abolito l'insegnamento del catechismo cattolico)

1904
Legge Orlando
L’obbligo di istruzione viene portato dal nono al dodicesimo anno di età.
Vengono istituiti i corsi popolari per la 5^ e 6^ classe

1911  
Legge Daneo-Credaro
a. passaggio delle scuole elementari dalla gestione comunale a quella statale
b. il liceo moderno (= liceo scientifico)
c. stipendio minimo e il trattamento pensionistico per i maestri

1922-23
Riforma Gentile (ministro fra il 1922 e il 1923) è composta da differenti documenti legislativi.
Il R.D. 1679/1922 porta quanto segue:
a. la scuola elementare viene ad essere articolata in 5 anni + 3 anni
b. la disciplina generale degli istituti di istruzione
c. l’istituzione della scuola magistrale
d. l’istituzione del liceo scientifico
f. l’istituzione del liceo femminile che portava alla scuola magistrale
g. l’istituzione dell’istituto tecnico
h. l’istituzione dell’esame di stato come strumento oggettivo di verifica
(NON FASCISTA; infatti la legge Bottai del 1938 cercò di fascistizzare la riforma, ma la riforma Bottai non vide mai la luce).

Dalla costituzione ai giorni nostri
La costituzione italiana, repubblicana, democratica, si occupa di istruzione nei seguenti articoli:
3, 7, 29, 30, 31, 33, 34, 35, 117.

Immediato dopoguerra: indagine Gonnella del 1948-1951; introduzione dell’Educazione civile (sulla spinta delle forze alleate, basata sulle teorie di Dewey).

1951 CECA, 1957 Cee trattato di Roma, 1991 trattato di Maastricht
recepimento - non sempre completo - delle direttive dell’UE 
trattato di Maastricht prevede il principio di sussidiarietà che è stato recepito solo con la riforma del titolo V della costituzione nel 2001. 
il trattato prevede obiettivi quali: istruzione di qualità, mobilità di docenti e studenti, cooperazione fra scuole, riconoscimento reciproco dei diplomi, dimensione europea dell’insegnamento con la diffusione dell’apprendimento delle lingue comunitarie.


anni ‘60 > boom economico > riforme importanti
Il IV governo Fanfani -62/63- introduce la scuola media unificata che va a fare piazza pulita di tutti i percorsi professionalizzanti previsti dalle precedenti riforme, viene elevato l’obbligo scolastico a 8 anni di istruzione per tutti. Al termine dei 5 anni di scuola elementare si sostiene un esame che permette l’accesso alla scuola media; non si sostiene più un esame di accesso alla scuola media mentre l’esame di stato a conclusione del triennio di scuola media vale come accesso al mondo dell’apprendistato o ai percorsi di istruzione superiore.

La legge 1859/1962 rende universale un concetto importantissimo: l’istruzione è obbligatoria e gratuita per tutti negli otto anni previsti dallo stato.


L. 444/68--> Ordinamento scuola materna statale

L. 910/1969 --> Riforma dell’esame di maturità: L’esame di maturità che conclude gli studi superiori dà accesso a tutti i percorsi universitari. I percorsi di istruzione superiore sono articolati in liceali o tecnici che possono durare 3, 4 o 5 anni (canne d’organo).
D.lgs 1974--> partecipazione delle famiglie e degli studenti alla vita scolastica
DPR 419/74: introduce le sperimentazioni: minisperimentazioni, didattiche e metodologiche, maxisperimentazioni, strutturali e ordinamentali (esiti molto variabili)
L. 348/77, L. 517/77 --> attuano l’articolo 3 della costituzione
Programmi di scuola media --> 1979

Programmi di scuola elementare --> 1985

PNI Piano Nazionale Informatica ministro (Franca) Falcucci, 1987 (dopo 24 anni PNSD 2016)
si parla di Trattamento Testi

ELEMENTI IMPORTANTI
TEMPO PIENO
3 docenti per due classi
Viene sperimentato dal 1971 (820/71) e istituzionalizzato dalla legge 148/90. Viene cancellato dai provvedimenti Gelmini 169/2008

VALUTAZIONE
L. 517/1977: Norme sulla valutazione e sull’abolizione degli esami di riparazione...

cancella: gli esami di riparazione, di seconda sessione, i voti sostituiti dai giudizi, la pagella sostituita dalla scheda di valutazione, la bocciatura alle elementari, le classi differenziali
introduce: gli handicappati nelle classi non differenziali, le attività integrative, l’apertura alla cittadinanza

Gli anni ‘90
Testo Unico (D.lgs. 297/94) vengono accorpate e rese organiche, disponibili in un unico documento, le norme riguardanti il settore scolastico. 
Oggi il T.U. ha subito molti cambiamenti dovuti soprattutto alle riforme intercorse dal 2001 in poi e dall’avvento dell’autonomia scolastica, tuttavia rimane un testo di riferimento per gli operatori del mondo dell’istruzione.

Il D.lgs 253/95 convertito in legge nellagosto del medesimo anno prevedeva «Disposizioni urgenti concernenti abolizione degli esami di riparazione e di seconda sessione ed attivazione dei relativi interventi di sostegno e di recupero», introdusse due istituti fondamentali: gli IDEI - interventi didattici educativi integrativi, e il debito formativo (comma 3).

Il ministro Berlinguer (1996/2000) e De Mauro (2000/2001) introducono istituti giuridici fondamentali per la storia del sistema scolastico italiano attuale.

Berlinguer con la L. 59/1997 (art. 21) introduce anche per la scuola il concetto di autonomia, che è indicata in a. didattica, a. di sperimentazione e a. amministrativa. che trova piena esprezzione nel DPR 275/99.

In capo allo stato rimangono nominalmente solo l’erogazione dei finanziamenti e il reclutamento dei docenti.

Sempre Berlinguer pone in essere una serie di atti normativi quali:
Dlgs 112/98 --> deleghe alle autonomie locali
Dlgs. 59/98 --> Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto delle istituzioni scolastiche autonome,
DPR 233/98 --> dimensionamento istituti scolastici
DPR 249/98--> Statuto degli studenti e delle studentesse
Legge 10 marzo 2000 n. 62: Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione

STRATEGIA DI LISBONA: 2000
Fare dell’Europa un sistema economico basato sulla conoscenza che porti ad una crescita sostenibile ed alla coesione sociale.
Gli obiettivi sono declinati in 13 indicatori qualitativi e 4 quantitativi
(sistemi educativi più efficati e di maggiore qualità; maggiore accesso ai sistemi di formazione e di istruzione; aprire i sistemi di istruzione al mondo esterno)

RIFORMA MORATTI:
E’ di fatto la prima riforma organica e completa - anche se non del tutto attuata - del sistema scolastico dopo la riforma Gentile.
Provvedimenti cardine:
Dlgs collegati ed attuativi:
59/2004 --> riordino scuole elementari e medie (primo ciclo)
286/2004 --> valutazione
76/2005--> diritto-dovere all’istruzione
77/2005--> alternanza scuola lavoro
226/2005--> riordino del secondo ciclo di istruzione

L'Ordinanza del Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca del 3.12.2004, n.87 disciplina il passaggio dal sistema della formazione professionale e dall'apprendistato al sistema dell'istruzione

Modifiche apportate da Fioroni:
a. allo statuto degli studenti e delle studentesse (2007) contro il bullismo
divieto ai dirigenti di rimanere in servizio oltre i limiti di età
istituti tecnici e professionali tornano statali
obbligo di istruzione si conclude a 16 anni di età

Modifiche apportate da Gelmini:
Maestro unico nella scuola elementare
Ritorno ai voti e abbandono dei giudizi nella scuola elementare media
valutazione del comportamento anche come ammissione alla classe o all’esame
voto minimo per l’ammissione deve essere 6 in tutte le materie
formazione professionale in attuazione del titolo V della costituzione
DPR 17/2009--> nuove strutture e funzione degli USR

Nessun commento: