sabato 20 agosto 2011

Potenti e docenti


«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. ...
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”...
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
(Mt 23,1-12)

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Amore

Amor per se súfficit, is per se placet, et propter se. Ipse méritum, ipse præmium est sibi. Amor præter se non requírit causam, non fructum: fructus eius, usus eius. Amo quia amo; amo ut amem.

L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di sé. Il suo vantaggio sta nell'esistere. Amo perché amo, amo per amare.

Bernardo di Chiaravalle lo dedicò a Dio, io a %**

Salimbene da Parma (de Adam)

Dall'anticipazione dell'intervento al Festival della Mente.
L'autore attribuisce al cronista "padano" parole ingiuriose contro i meridionali che non è chiaro se riflettessero il giudizio del frate o di Roberto il Guiscardo, delle cui imprese tratta quel brano.
http://portale.festivaldellamente.it/it/eventi

Mala razza la mia


la versione di Modugno, ovviamente, è molto più evocativa

Le origini

giovedì 20 agosto 1807
«È morto ucciso a colpi di fucilate il famoso brigante Francesco Verderosa, marito di Marianna di Paolo, il quale per essere morto in notorio peccato mortale per le tante scelleraggini commesse, per ordine della Corte il cadavere è stato dato alle fiamme nel largo della Croce, dopo la recisione della testa, braccia e piedi, in presenza di molto popolo».
Dal Libro dei Morti dell’archivio parrocchiale di Lioni.
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